Vincent Van Gogh

Senza alcun dubbio, Vincent Van Gogh (1853-1890) fu il più grande pittore del diciannovesimo secolo.

Cominciò a dipingere in età adulta e realizzò tutte le sue opere nel corso di dieci anni, anche se purtroppo riuscì a vendere soltanto uno dei suoi dipinti.

Nel 1885 creò il suo primo e più espressivo capolavoro: i mangiatori di patate .

Si trasferì ad Anversa in condizioni di salute precarie (soffriva infatti di sifilide e depressione), senza più tornare in Olanda. Durante il suo periodo in Francia, realizzò dipinti stupendi, ma le sue condizioni psicofisiche peggiorarono. Dopo il famoso ‘taglio dell’orecchio’, in cui si crede fosse coinvolto anche l’amico Gauguin, e la partenza del fratello Theo per l’Olanda, Vincent van Gogh venne ricoverato nel manicomio di Saint-Rémy-de-Provence.

Anche in questo periodo non smise di realizzare alcuni dipinti nonostante i frequenti esaurimenti nervosi. Nel 1890 venne invitato ad una mostra a Bruxelles, dove per la prima e ultima volta riuscì a vendere un dipinto. Successivamente si stabilì ad Auvers (Francia) dove affittò la stanza di un attico in cui dipinse ritratti e paesaggi.

La stanza da letto: tra le opere di Vincent van Gogh una delle più famose.

Van Gogh tentò il suicidio il 27 luglio 1890 sparandosi un colpo al cuore, ma la pallottola perforò invece lo stomaco, causando la morte dell’artista due giorni più tardi per un’emorragia interna, sorvegliato al capezzale dal fratello Theo.

Le opere di Van Gogh più famose si trovano nel  Van Gogh Museum di Amsterdam.

 

 

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