Oggi vogliamo andare a capire come funziona lo smaltimento materiali raee Milano e quello che dice la legge in tal senso perché è molto utile sapere come comportarsi per gestire quelli che sono i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. E appunto la sigla raee significa proprio questo.
Forse non ci rendiamo conto perché non ci pensiamo perché facciamo quotidianamente sia in casa che in alcune attività commerciali e cioè l uso di raee che sono veramente tanti e ci possiamo riferire a molti elettrodomestici che hanno raggiunto il ciclo di vita finale come per esempio pile, lampadine, modem e, notebook, ma anche tostapane, robot da cucina, televisori, orologi frigorifero e tanto altro.
Nel corso degli ultimi anni la produzione di raee in Italia pistola momento molto sconsiderato che è destinato ad aumentare perché purtroppo ormai siamo In un’era che viene considerata dei rifiuti oltre che del consumismo .
Questo perché ormai una persona quando va a consuma un elettrodomestico che può essere un tablet o smartphone dopo un po’ lo va a buttare e cambiare per semplicemente una questione di moda.
Ricordiamo inoltre che i rifiuti Raee possiamo dividere in varie categorie perché ci sono quelli riferiti ai rifiuti da apparecchiature elettriche come climatizzatori e frigoriferi e che hanno come sigla R1 cioè freddo e clima.
Poi abbiamo gli R4 che sono invece legati a rifiuti da apparecchiature elettroniche più comuni come per esempio elettronica di consumo come smartphone e piccoli elettrodomestici.
Mentre abbiamo R5 che riguarda sorgenti luminose e lampade:infine abbiamo anche gli R2 Ma anche altri elettrodomestici come lavastoviglie, asciugatrice e lavatrice.
Per andare a smaltire correttamente questi rifiuti bisogna affidarsi a ditte specializzate come quella cui ci riferiamo oggi che opera a Milano e che in molti casi offrirà il ritiro a domicilio per poi portarli nelle isole ecologiche specializzate.
Cosa dice la legge in tal senso
In questo senso la legge si è espressa il 22 luglio 2016 affermando che si può applicare quella che si chiama formula 1 contro 0 anche per quelli che non funzionano più. Ma dovranno avere una dimensione esterna massima di 25 cm e quindi parliamo di piccoli elettrodomestici come tablet, telefoni, phone robot da cucina e frullatore o mixer.
Parliamo di piccoli elettrodomestici che per legge potranno essere consegnati in maniera gratuita in punti vendita e che hanno una superficie con più di 400 metri quadrati perché saranno loro ad avere l’obbligo di smaltirli gratis, senza svincolare la persona a comprarne di nuovi.
Mentre per quanto riguarda lo smaltimento grandi elettrodomestici bisogna fare riferimento al Decreto 141 del 2010 relativo allo smaltimento dei grandi elettrodomestici: in questo caso il ritiro può essere gratuito soprattutto se si acquisterà un nuovo elettrodomestico equivalente.
Quindi se per esempio vogliamo smaltire una lavatrice dobbiamo comprarne una nuova e allora sarà il negozio a occuparsi di tutto. Ma se invece vogliamo smaltire senza comprarne una nuova dobbiamo andare a riferirci a quelle aziende specializzate che le porteranno nelle isole ecologiche di riferimento.