Antonio Stradivari nacque presumibilmente a Cremona nel 1644. Apprendista dell’illustre liutaio Nicola Amati, negli anni che vanno 1667 al 1679, perfezionarono assieme l’arco del violino.
Aprì la sua bottega nel 1680 ed incominciò a modificare gli strumenti del suo maestro. In particolare ne migliorò la curvatura, ne uniformò lo spessore e l’inclinazione del legno. Raggiunse l’apice della sua manifattura tra il 1725 ed il 1730. Stradivari morì a Cremona nel 1737.
Si credeva che il segreto dei suoi violini, dal suono potente e corposo, fosse nella vernice, di cui custodiva la formula nella Bibbia, ma è impossibile che la perfezione dei suoi strumenti derivi solo dalla vernice. Stradivari inoltre sapeva scegliere come pochi altri il legno da usare per i suoi strumenti, tanto da recarsi personalmente nella “Magnifica Comunità di Fiemme”, in Trentino, per scegliere gli abeti adatti per la tavola armonica dei suoi violini.
I suoi strumenti sono tuttora considerati i migliori strumenti a corda mai creati e gli esemplari perfettamente integri (50 circa) sono stimati a prezzi altissimi e suonati dai migliori esecutori del mondo.
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