Francesca Comencini

Francesca Comencini è nata a Roma, città in cui adesso vive, dopo essere stata vent’anni a Parigi.

Ha scritto e diretto numerosi film e documentari, tra i quali Pianoforte, Le parole di mio padre, Ritratto di Elsa Morante, Carlo Giuliani, ragazzo, Mi piace lavorare-Mobbing, A casa nostra, In fabbrica e Lo spazio bianco.

Francesca Comencini: Famiglie

Famiglie, il libro della ComenciniNel 2011 ha scritto anche un libro: Famiglie.

La storia inizia da Ada, una donna fuori dal comune. Generosa, innamorata, vive con pienezza il suo ruolo di madre con due figli, Stella e Taos, avuti da una precedente relazione. Daniele è il suo ultimo compagno, uomo del cinema, mal sopportato dai due figli e in particolare dal ventenne Taos.

Proprio Taos, fragile e sensibile, ha una vita sui generis, studia, ma lavora di notte per mantenersi indipendente. A causa del suo lavoro notturno conosce Antonio, un guardiano che vive nel sottosuolo come se addosso portasse una colpa che lo costringe a nascondersi. In questo scenario si muovono le vite dei due figli di Ada. Taos scopre lentamente la vita con le sue delusioni e verità, con la sua autenticità riesce a stanare gli uomini che gli stanno attorno tra cui Daniele con il quale riuscirà poco alla volta a costruire un rapporto importante.

Stella invece coltiva un sogno, diventare un’attrice di teatro. Allo stesso tempo porta avanti un’esistenza complicata, fatta di dissidi, speranze, amori non corrisposti e un’amicizia virtuale con Vera, una ragazza adottata.

Filippo e Giovanna sono una famiglia cattolica, crescono Vera con cura finché un giorno non fuggirà dentro una setta di fondamentalisti. Giovanna con tutta la delicatezza e l’amore di una madre ferita, ancorché adottiva, tenterà di riportarla a casa.

Questo romanzo di Francesca Comencini esplora le famiglie allargate, non convenzionali, con sguardo tenero, empatico, mai compassionevole.

“Nella camera c’è odore di chiuso, il riscaldamento è troppo forte e secca la bocca. Ada pensa che è tutto sbagliato nella sua casa e per questo Daniele fugge, ancora una volta, prima del giorno. La maniglia del bagno è rotta, il vetro della porta del corridoio è stato sfondato da una pallonata e mai sostituito, le lampadine in salotto sono fulminate, mancano le pile al telecomando, i paralumi sono bruciati, le persiane non si chiudono. La fuga di Daniele le lascia come ogni notte in dono lo specchio nero della sua casa e della sua vita”

Incipit di Famiglie

 

 

 

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